Approvata nell'Unione Europea la combinazione Dolutegravir e Rilpivirina, Juluca, il primo regime terapeutico a due farmaci, in monosomministrazione giornaliera, per il trattamento dell’infezione da HIV


La Commissione Europea ha autorizzato l’immissione in commercio della combinazione Dolutegravir 50mg / Rilpivirina 25mg ( Juluca ) per il trattamento dell’infezione da virus dell’immunodeficienza umana di tipo 1 ( HIV-1 ) negli aulti virologicamente soppressi ( HIV-1 RNA inferiore a 50 copie per mL ) grazie a un regime antiretrovirale regolare per almeno sei mesi senza precedenti insuccessi terapeutici e senza resistenze note o sospette associate a qualsiasi inibitore non-nucleosidico della trascrittasi inversa o inibitore dell’integrasi.

Questa approvazione aggiunge una ulteriore opzione terapeutica per le circa 810.000 persone che vivono con infezione da HIV in Europa.

I dati degli studi SWORD, presentati alla Conference for Retroviruses and Opportunistic Infections ( CROI ) 2017 e pubblicati in seguito su The Lancet, hanno mostrato la non-inferiorità del regime Dolutegravir e Rilpivirina rispetto ai tradizionali regimi con tre o quattro farmaci nel mantenimento della soppressione virologica ( HIV-1 RNA inferiore a 50 copie per mL ) per 48 settimane negli adulti con infezione HIV-1, in entrambe le analisi congiunte e singole degli studi SWORD-1 and SWORD-2 ( Dolutegravir + Rilpivirina 486/513 [ 95% ] vs regime antiretrovirale corrente 485/511 [ 95% ], [ differenza aggiustata -0.2% ( 95% di intervallo di confidenza: -3.0%, 2.5% ), analisi congiunte ] ).

Gli eventi avversi più comunemente riportati ( superiori al 5% ) nel braccio Dolutegravir + Rilpivirina sono stati: nasofaringite, cefalea, diarrea e infezione del tratto respiratorio superiore.

Gli adulti partecipanti hanno avuto valori plasmatici stabili HIV-1 RNA ( carica virale inferiore a 50 copie/mL ) per 6 mesi o più allo screening, senza comparsa di resistenze associate ai principali inibitori dell’integrasi, inibitori della proteasi, mutazioni dell’inibitore della trascrittasi inversa nucleosidico e non-nucleosidico. ( Xagena2018 )

Fonte: ViiV Healthcare, 2018

Inf2018 Farma2018


Indietro

Altri articoli

Per le persone con infezione da HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) e conta di CD4+ superiore a 500 cellule/mm3,...


Il rischio di malattie cardiovascolari è maggiore tra le persone con infezione da virus dell’immunodeficienza umana ( HIV ), quindi...



Le persone con infezione da virus HIV ( PWH ) hanno un rischio maggiore di malattie cardiovascolari. Precedenti dati trasversali...


Gli esiti neurologici nelle persone con infezione da virus HIV ( PWH ) in terapia antiretrovirale ( ART ) di...


Ci sono pochi dati per informare il passaggio da un inibitore della proteasi ( PI ) potenziato con Ritonavir a...


I pazienti con infezione da virus dell'immunodeficienza umana di tipo 1 multiresistente ( HIV-1 ) hanno opzioni di trattamento limitate....


I bambini con tubercolosi associata all'infezione da virus HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno poche opzioni di terapia antiretrovirale...


I bambini piccoli che vivono con l'infezione da virus HIV ( virus dell'immunodeficienza umana ) hanno poche opzioni di trattamento....


La profilassi orale prima dell'esposizione è stata introdotta in più di 70 Paesi, di cui molti nell'Africa subsahariana, ma le...